Con William Blacker per scoprire la Romania

di Lorenzo Pini
“Qualche volta credevo di sognare – scrive William Blacker -. Fuggito dalla modernità, ero approdato in una terra lontana, dove nessuno poteva trovarmi, e ci potevo stare finché volevo”.
In questa frase è racchiuso tutto l’incantamento del libro Lungo la via incantata . A Blacker riesce di realizzare quello che ogni viaggiatore sogna quando approda in certi posti: di restarvi a lungo, senza scadenze di alcun tipo, di vivere un’altra vita in un altro tempo e in un altro spazio uscendo dai limiti di quella che ci è stata assegnata e che ci sembrano invalicabili.
L’arrivo di Blacker in Romania si colloca subito dopo la caduta del Muro ed è il punto di partenza cronologico perfetto per osservare il cambiamento dovuto all’occidentalizzazione che si è verificato negli ultimi decenni.
Là dove sfocia il Danubio, in uno degli estremi orientali d’Europa, Alessio Duranti ha iniziato un viaggio che lo ha portato dal litorale del Mar Nero alle regioni confinanti con la Moldavia, prima di imboccare la strada verso la Romania continentale attraversando i Carpazi.
Gli scatti effettuati durante questo itinerario ricompongono alcuni frammenti di una regione climaticamente estrema. Gli inverni possono essere da queste parti molto rigidi, con frequenti nevicate e intrusioni di aria siberiana anche sulle rive del Mar Nero, dove l’aria gelida si umidifica dando luogo ad abbondanti nevicate. Meno umidi ma ancor più freddi gli inverni della Moldova e della Bucovina, territori collinari e impervi ricoperti di foreste di aghifoglie che segnano il confine nordorientale della Romania.
Sono le vette dei Carpazi a dividere queste regioni dalla Transilvania, l’area da cui lo scrittore britannico Patrick Leigh Fermor – uno dei più grandi narratori di viaggio di tutti i tempi – ricavò la materia forse più calda per il suo Tra i boschi e l’acqua (1986). Per William Blacker quella stessa regione dell’attuale Romania sembra essere non la meta di un viaggio, quanto piuttosto uno stato della mente, o degli occhi.
non la meta di un viaggio, quanto piuttosto uno stato della mente, o degli occhi
Blacker la visita quasi per caso poco dopo la caduta del Muro e, incantato da tutto ciò che vede, decide di stabilirsi nel suo distretto più remoto, il Maramures, adeguandosi a uno stile di vita immutato da secoli.