Spirito di Riscatto

La Casa Circondariale di Siena si caratterizza essenzialmente come Istituto penitenziario per detenuti in attesa di giudizio e condannati a pene brevi. Ciò determina ordinariamente tempi ridotti di permanenza all’interno dell’Istituto e un frequente turn-over.
Per tale motivo le molteplici iniziative di accoglienza e di sostegno delle persone recluse si sviluppano lungo un arco temporale limitato.
Tra esse particolare rilievo assumono i laboratori di matrice espressiva e creativa che si prefiggono lo scopo di far acquisire, in breve tempo, ai soggetti che vi partecipano segmenti di competenze e abilità specifiche che consentano, sotto la guida di un tutor e all’interno di un gruppo di lavoro, una visione alternativa di se stessi e dell’ambiente circostante.
In questo contesto si colloca il laboratorio di fotografia che Alessio Duranti e Samuele Mancini hanno condotto nell’anno 2015 a beneficio di un gruppo di detenuti.
Il laboratorio ha coinvolto i partecipanti in una documentazione di se stessi e delle loro attività, con lo scopo di osservare e interpretare, dall’interno, la vita quotidiana del carcere: in particolare è stato chiesto ai detenuti di fotografare gli spazi comuni dell’Istituto, specie quelli dove si svolgono le attività ricreative, ludiche e sportive.
L’intento è stato quello di far affiorare la realtà penitenziaria dagli occhi di chi vi è ristretto, ponendo sotto la lente dell’obiettivo i momenti di socializzazione che concorrono a rendere la pena meno dura e ad agevolare la rieducazione.
Se è abbastanza comune vedere fotografie di ambienti carcerari, è molto più raro che esse siano scattate proprio da coloro che da quegli ambienti non possono uscire.
L’utilizzo della macchina fotografica in questo modo è servito a sancire un’affermazione di esistenza per quanti, invisibili alla società e allontanati da essa, ricercano un’opportunità di riscatto e di integrazione, rivelando la loro interiorità e sensibilità.
I volti dei detenuti e il succedersi delle loro azioni giornaliere nel contesto di reclusione parlano la lingua schietta del reale e sono immortalati in differenti registri espressivi.
Le immagini presentate giungono a conclusione di un percorso che, oltre allo scatto, ha visto l’elaborazione di una serie di momenti di dialogo, confronto e analisi dei diversi protagonisti che sono finiti davanti all’obiettivo.
Alessio Duranti e Samuele Mancini, infatti, interagendo con i detenuti e lasciando emergere la loro personalità, hanno indotto gli autori delle foto non solo a ritrarre una contingenza, ma anche a scavare, con la loro creatività, in un universo sommerso di sentimenti.
Un lavoro questo che ha richiesto tempo e perizia e che premia, in un contesto dilagante di selfies e scatti rubati, la elaborazione e la composizione dell’immagine.
Il proposito è stato quello di sperimentare l’efficacia della fotografia, in quanto strumento di comunicazione sociale e forma di espressione artistica e culturale,  anche in un contesto restrittivo quale quello del carcere. Eloquente, al riguardo, è la testimonianza di S.B., uno dei detenuti che ha frequentato il laboratorio.”Nella casa dei libri seguivo la biblioteca. A distanza di qualche giorno ha avuto inizio un corso di fotografia al quale, sinceramente, non ero tanto felice di partecipare. Pian piano cominciai, però, ad essere incuriosito da questo tipo di corso che si stava svolgendo. Grazie alla professionalità di Alessio che spiegandomi come funzionava la fotografia, mi sono interessato al corso ed ho cominciato a seguire le svariate modalità di fotografare rimanendo sempre più incuriosito ed affascinato. Si cominciò a fare fotografie in tutta la struttura interna del carcere e rimasi molto soddisfatto e contento dei nuovi insegnamenti che avevo appreso“.
SERGIO LA MONTAGNA
Direttore Casa Circondariale di Siena

“Abbiamo vissuto e impostato questo laboratorio come un’occasione di scambio e di crescita reciproca.
La fotografia non è stata un semplice strumento didattico, ma soprattutto un atto di forte socializzazione”.
Al
essio Duranti – Samuele Mancini

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Mostra Fotografica promossa dall’ Associazione culturale 14IMAGINE, dalla Casa Circondariale di Siena e dalla Biblioteca comunale degli Intronati di Siena.
A cura di Alessio Duranti e Samuele Mancini
Inaugurazione 15 Giugno 2016 ore 17:30 presso i locali espositivi della Biblioteca comunale degli Intronati di Siena,Via della Sapienza 3.
http://www.sienaworkshop.com/

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